domenica, aprile 08, 2007

Darfur

Poichè gli organi di stampa e le televisioni dedicano a questo genocidio ben poco, per non dire nulla, dei loro palinsesti, cerco, per quello che posso, di amplificare la notizia. Riporto direttamente dal sito www.peacereporter.com:

PARTI IN CONFLITTO
2003-OGGI: i due gruppi armati del Sudan Liberation Army (Sla) e del Justice and Equality Movement (Jem) si ribellano al regime del presidente Omar al-Bashir, colpevole secondo loro di non fare abbastanza per la popolazione darfurina, lasciata vivere in condizioni pietose in una delle regioni più povere del paese. Nell'autunno 2006 i due gruppi ribelli hanno deciso di unire le forze e di creare il National Redemption Front (Nrf).
Di contro il governo sudanese è sospettato di sostenere, soprattutto tramite bombardamenti aerei, le milizie arabe Janjaweed, responsabili degli attacchi contro la popolazione civile del Darfur.

VITTIME
Il bilancio è di 300 mila morti (5 mila secondo il govero sudanese), 200 mila profughi fuggiti in Ciad e un milione e mezzo di sfollati interni. Inoltre diverse testimonianze di abitanti, osservatori e operatori umanitari hanno parlato di lager dove guerriglieri e civili vengono rapiti e torturati o uccisi, e dove le donne subiscono violenze carnali. Anche i ribelli si sarebbero macchiati di atrocità nei confronti della popolazione civile.

RISORSE CONTESE
Il territorio del Darfur, con un’estensione pari a quella della Francia, è la principale risorsa contesa tra le parti in conflitto. Il motivio principale del conflitto sono le rivendicazioni delle popolazioni darfurine, che chiedono più potere decisionale e maggiore attenzione allo sviluppo della regione da partei di Khartoum. A complicare il quadro è arrivata la recente scoperta di giacimenti petroliferi della regione, che hanno attirato l'interesse della comunità internazionale e di parte dei membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

FORNITURA ARMAMENTI
Iran, Cina, Russia, Bielorussia e alcune società lituane, ucraine e inglesi sarebbero tra i principali fornitori di armi del governo sudanese (e di conseguenza delle milizie Janjaweed) secondo Amnesty International.
Si sospetta invece che Stati Uniti, Israele ed Eritrea appoggino i ribelli di Sla e Jem.

SITUAZIONE ATTUALE
A due anni e mezzo dallo scoppio della guerra civile il Darfur continua ad essere teatro di una crisi politica e umanitaria che peggiora di giorno in giorno.
Inizialmente le testimonianze di profughi e sopravvissuti, le rare notizie delle agenzie, i reportage degli inviati e i rapporti di osservatori ed esperti avevano fatto pensare a un genocidio eseguito accuratamente dal governo filo-arabo sudanese ai danni delle popolazioni africane che abitano il Darfur (i Fur, Massalit, Zaghawa e altre minoranze).
L’uso di questo termine per definire la crisi del Darfur costituisce un aspetto chiave dell’intera vicenda: se le Nazioni Unite riconoscessero nel Sudan occidentale un piano che prevede la distruzione di un intero gruppo etnico, razziale o religioso, sarebbero costrette ad intervenire militarmente, cosa che finora non è accaduta.
I tentativi di dialogo tra ribelli del Darfur e governo sudanese sono stati finora caratterizzati da una serie di promesse mancate e insuccessi. Le parti in conflitto si sono incontrate una volta nella capitale etiope, Addis Abeba, e in più occasioni nella capitale nigeriana Abuja. Proprio ad Abuja, nel maggio 2006, è stato raggiunto un accordo di pace, accettato però solo dal governo sudanese e da una fazione del Sla. Di conseguenza, la situazione sul campo è ulteriormente peggiorata, visto che agli scontri tra Janjaweed e ribelli, si sono aggiunti quelli tra le due fazioni del Sla.
Da ottobre 2006 si sono nuovamente intensificati gli attacchi dei Janjaweed contro ribelli e popolazione locale. Testimonianze di alcuni miliziani che hanno disertato confermerebbero gli stretti legami tra Khartoum e i Janjaweed, legami che il governo sudanese continua a negare. Le milizie Janjaweed sono attive anche in Ciad, dove sconfinano periodicamente per dare la caccia ai ribelli o colpire le popolazioni che vivono nei campi profughi.
In Darfur è presente una forza di 7 mila uomini dell'Unione Africana, mal equipaggiati e perennemente a corto di fondi. L'Onu ha approvato l'invio nella regione di un contingente di 20 mila caschi blu, a cui però il governo di Khartoum si oppone. Il supporto dato dal governo cinese al Sudan impedisce alle Nazioni Unite di adottare sanzioni contro il governo locale.

venerdì, marzo 30, 2007

Celo, celo, manca...

Oggi è morto Franco Cosimo Panini, il papà delle figurine che per me poi erano soprattutto le figurine dei calciatori. La notizia mi ha riportato indientro agli anni 70, a quando chiedevo a mia mamma le 100 lire per comprarmi 4 bustine da 25 lire l'una. Incredibile !! Mi ricordo l'attesa per l'uscita dell'album, di solito a febbraio, e anche questo costava 100 lire. A pensarci bene, quante cose si potevano comprare una volta con 100 lire. Le figurine le annusavo, l'odore della colla mi piaceva tantissimo. Passavo delle ore a sfogliare l'album, a guardare e riguardare i volti dei giocatori, salvo poi non riuscire mai a completarne nemmeno uno, ma questo è un altro discorso.
A quell'epoca il calcio era la partita della domenica, le partite che facevo io all'oratorio e le figu dei calciatori, sì le figu, così le chiamavamo noi. Era un calcio pane e salame, non c'era Sky, non c'erano gli anticipi del sabato, i posticipi della domenica, la Champions league, Controcampo, il Processo e puttanate varie. Noi ragazzi aspettavamo la domenica per seguire le partite alla radio e per vedere Novantesimo minuto, il resto della settimana lo trascorrevamo a comprare le figurine, ad incollarle sull'album e scambiare i doppioni: celo, celo, manca, celo..... e pensare che ci bastavano 100 lire per essere felici.

giovedì, marzo 29, 2007

Val di Fex














Dopo l'ardita spedizione in Val di Roseg i nostri intrepidi eroi ci hanno riprovato e si sono avventurati in Val di Fex. Nella foto la componente femminile del gruppo impegnata nella scalata.

venerdì, marzo 23, 2007

Una nuova strada

A questo punto penso che io vi debba una spiegazione. Non che questo blog sia mai stato frequentato da frotte di visitatori, pur tuttavia qualcuno, ogni tanto, specie tra gli amici più cari, un salto ce lo faceva. Era un modo per rimanere in contatto e per meglio sopportare le fatiche della settimana. Era un modo, soprattutto per me, per condividere le mia vita con chi cammina ad una passo da me, facciamo due. Ultimamente ho scritto pochissimo, nel mese di marzo, fino ad oggi, ho pubblicato la miseria di un post. Perchè ? Alcuni di voi il motivo lo conoscono già, per altri sarà una sorpresa, o quasi. Sto provando, anzi stiamo provando (io e Deborah), a costruire un sogno. Sì, penso che la parola costruire sia perfettamente calzante visto che ultimamente la maggior parte del nostro tempo libero e parte di quello lavorativo viene sistematicamente dedicato a questo. Sì, costruire passo dopo passo.
Per spiegare di cosa sto parlando a coloro che sono totalmente all'oscuro di questi miei pensieri devo fare un salto a ritroso nel tempo di ben sedici anni. Era, infatti, il giugno del 1991 quando io e Deborah parlammo per la prima volta del sogno di aprire un caffè-libreria. Sì insomma, uno di quei posti dove è bello sorseggiare un caffè o un tè e tutto intorno sei circondato da libri che ti rassicurano, un luogo dove ripararsi dal caos e dall'aggressività della vita quotidiana, un luogo dove varia umanità possa incontrarsi e raccontarsi.
Da quel lontano giorno di un'estate di sedici anni fa, la mia vita, e quella di Deborah, ha seguito altre strade, ma il pensiero, quel pensiero, non ci ha mai abbandonato e gli amici più intimi lo sanno bene dato che spesso hanno pazientemente ascoltato la descrizione del nostro sogno. Nel corso degli ultimi anni abbiamo tirato fuori il sogno dal cassetto e provato a realizzarlo. Con pazienza e tenacia abbiamo cercato di deviare il sentiero della nostra vita verso una strada diversa, più difficile forse, ma senz'altro con un panorama migliore. Tutto questo per dirvi che oggi, forse, questa strada è molto vicina, ancora qualche passo e saremo arrivati.
Vi terrò aggiornati.

domenica, marzo 04, 2007

Calcio balilla

All'inizio di febbraio è morto in Spagna, dimenticato da tutti, Alejandro Finisterre (1909-2007). Questo nome non vi dirà molto, anch'io del resto ne ignoravo l'esistenza e sono venuto a conoscenza della sua storia navigando su internet. Fu un oppositore del regime di Franco e, per questo, fu costretto a vivere lontano dal suo paese girovagando per il mondo e arrangiandosi in qualche modo. La polizia segreta lo individuò in Guatemala e lo mise su un aereo con destinzione Madrid. Ma lui, di marcire in una galera franchista, non ne voleva proprio sapere. Così entrò nella toilette dell'aereo, trovò una saponetta, ne fece una pistola e costrinse il pilota ad atterrare a Panama.
Alejandro Finisterre fu poeta, filosofo, carpentiere, imbianchino e ballerino di tip tap, ma soprattutto, ed è questo il motivo per cui vi racconto la sua storia, fu l'inventore del futbolin ossia del calcio balilla. Costruì questo gioco per i bambini che avevano perso l'uso delle gambe durante la guerra spagnola. Già, il calcio balilla. Una volta li trovavi dappertutto; nei bar, negli oratori, negli stabilimenti balneari. Ora, almeno nelle grandi città, sono praticamente scomparsi, vittime della Playstation e di altri videogiochi che lobotomizzano il cervello.
Grazie Alejandro, anche da parte mia che, a calcio balilla, non sono mai stato bravo.

sabato, febbraio 24, 2007

Ci sono ancora

Ci sono. Anche se sono molti giorni che non scrivo sul blog, sono ancora qui. Ultimamente mi sembra che le giornate si siano accorciate, ma il calendario mi ricorda che siamo al 24 di febbraio e la primavera non è poi così lontana. Non riesco più a fare tutte le cose che facevo prima, oppure ne faccio troppe. Va bene, rallento e ritorno da voi.

venerdì, febbraio 09, 2007

Quando sei nato non puoi più nasconderti

Ormai sono rinchiuso in casa da quasi tre giorni e, data la febbre che non accenna ad andarsene, non sono poi molte le cose che riesco a fare. Ne ho approfittato per vedere qualche film su Sky e devo dire che, da questo punto di vista, sono stato fortunato. Oggi, ad esempio, sono incappato in un film che mi ero ripromesso di andare a vedere al cinema e che poi, per un motivo o per l'altro, non sono riuscito a vedere nelle sale cinematografiche. Sto parlando di "Quando sei nato non puoi più nasconderti" di Tulio Marco Giordana (La meglio gioventù) nel quale viene narrata la storia di Sandro che, durante una vacanza in barca con il padre, cade in acqua e verrà recuperato da una delle tante imbarcazioni di disperati che solcono il Meditteraneo in cerca di "salvezza" in Italia. Per Sandro, quello, sarà il momento della presa di coscienza dell'esistenza di un mondo completamente diverso da quello in cui è abituato a vivere fatto di benessere e ricchezza (suo padre è un piccolo imprenditore bresciano), ma Sandro osserverà questo mondo con gli occhi di un dodicenne e gli occhi un bambino sanno cogliere quelle sfumature dell'anima che gli adulti non riescono, purtroppo, più a vedere.
Il film di Giordana è uno specchio in cui veniamo riflessi tutti noi che abbiamo l'utile e, molte volte, l'inutile. Noi che ci arrocchiamo dietro i nostri pregiudizi senza cercare di capire e di immedesimarci nell' "altro", nel "diverso". Noi che abbiamo paura che questi privilegi ci vengano sottratti da un momento all'altro e per impedire ciò siamo pronti a tutto, a tutto tranne che a metterci in discussione.

giovedì, febbraio 08, 2007

Questa mi mancava

Per la serie le donne si stanno trasformando in uomini e gli uomini, a loro volta, in donne, dalla Francia è in arrivo il collant da uomo. Ebbene sì, sta per cadere un altro tabù, anche noi maschietti potremmo dire: "cielo mi si è smagliato il collant". Per la cronaca, rispetto alla versione femminile, il collant maschile ha una vita più larga, piedi più lunghi e una comodo apertura frontale all'altezza dell'inguine.

Sveglia dormiglioni !!

Avete problemi a svegliarvi al mattino ? Arrivate sistematicamente tardi agli appuntamenti ? Da oggi con Clocky non avete più scuse. Cosa ha di particolare ? Beh, è una sveglia e come tutte le sveglie suona, come le altre dà una seconda chance con lo "snooze". Ma poi non perdona: esaurito l'allarme canonico, scende dal comodino e scappa in tutta la casa, costringendo a saltare giù dal letto per acchiapparla e spegnerla.
E' stata inventata da uno studente del MIT e costa solo 50 dollari. Prince, che ne dici ??

mercoledì, febbraio 07, 2007

Mali di stagione

Dopo essermi vantato, con tutti gli amici, di avere una salute di ferro grazie alla cura quotidiana a base di spremute d'arancia, anch'io sono stato colpito dall'influenza. Quindi, oggi, l'ho trascorso trascindandomi dal letto al divano avvolto in una coperta, che tristezza !!! Tra i vari messaggi di pronta guarigione che ho ricevuto, uno mi ha colpito particolarmente. Me l'ha mandato un mio amico, ho detto amico non amica. No, l'ho preciso perchè nella mail c'era una poesia e non vorrei che qualcuno cominciasse a fare delle illazioni, vero Prince ?
In ogni caso, io non ho mai amato particolarmente le poesie, o meglio, avrei voluto, ma probabilmente non sono abbastanza sensibile, ma giuro che vorrei.....
Va bè, in ogni caso mi è sembrata una cosa carina e, quindi, la dedico a tutti voi. Adesso vado che devo prendere l'aspirina.

"E mi ritrovo ancora qui,
a parlare al cielo.
Ha le braccia grandi
E il sorriso che sa di scintille.
È vestito di tutto punto,
è vestito di stelle.
Fa paura questo gigante
che mi accarezza la testa,
che mi guarda vivere e non dice niente.
E vorrei contare le sue stelle,
per conoscerlo meglio,
per scoprirlo amico.
Ma le stelle quante sono?”

Giulia Carcasi

martedì, gennaio 30, 2007

Elogio della follia

Vorrei dedicare queste bellissime righe tratte da "Il ritratto di Dorian Gray", dell'impareggiabile Oscar Wilde, a tutti coloro che hanno paura di invecchiare e a coloro che non prendono decisioni per timore di sbagliare.

"Ah, lord Henry, vorrei che mi dicesse come si fa a ridiventare giovani.
Egli riflettè per un attimo. - Può ricordare un qualche grande errore che lei commise in gioventù, duchessa ? - le chiese guardandola attraverso la tavola.
- Anche troppi, ahimè, - ella esclamò.
- E allora li commetta ancora, - egli disse gravemente. - Per ritrovare la propria giovinezza, basta ripetere le proprie follie.
- Una teoria deliziosa ! - lei esclamò. Devo metterla in pratica.
- Una teoria pericolosa ! - uscì dalle labbra serrate di Lord Thomas. Lady Agatha scosse la testa, ma era lo stesso divertita. Il signor Erskine stava ad ascoltare. - Sì -, proseguì lord Henry, - questo è uno dei grandi segreti della vita. Al giorno d'oggi tutti muoiono di strisciante buon senso, e scoprono troppo tardi che la sola cosa che non si rimpiange mai sono i nostri errori."

sabato, gennaio 27, 2007

White Star Adventure - programma incontri

Nell'ambito del ciclo di conferenze organizzate da White Star Adventure (Piazza Meda - Milano) segnalo gli eventi delle prossime settimane (30 gennaio -11 febbraio).

30-gen mar 18.30 - Sulle Ali di un Ape

Un'idea un po' folle - viaggiare a bordo di un Ape Piaggio - e una passione travolgente: conoscere uomini, culture e paesaggi. Otto mesi di viaggio lento a misura d'incontro con i popoli e i luoghi più remoti della Terra, fra Lisbona e Pechino in un percorso spesso impervio di 25.000 chilometri tra 20 Paesi in 212 giorni. Come un nuovo Marco Polo, Paolo Brovelli, viaggiatore avventuroso, linguista e fotografo, ha cercato di superare la distanza - fisica, ma soprattutto mentale - tra Oriente e Occidente. Introducono e moderano Pierangelo Fissore e Andrea Bocconi.

31-gen mer 18.30 - Mongolia e Deserto del Gobi - Itinerario ai confini del nulla

Uno dei luoghi meno noti e più inaccessibili del nostro pianeta, il Gobi, che nel passato inghiottì intere spedizioni cinesi e che sino al 1990 era in gran parte interdetto ai visitatori occidentali. Ce lo racconta Roberto Ive, inquieto cacciatore dell'inesplorato che ha vissuto in Mongolia per numerosi anni ed è stato lettore di lingua italiana alla "Mongolian Arts University" di Ulaan Bataar. Un itinerario per immagini che tocca montagne sacre, sconosciuti monasteri, cimiteri di dinosauri, valli remote. Situazioni magiche e misteriose, in cui le forze della natura hanno ancora voce possente e presenza fisica: il racconto del leopardo delle nevi a Noyon, l'incontro con il vecchio indovino di Sainshand. Racconti frutto di esperienze reali, in cui l'autore non è mai il protagonista, ma solo il testimone di un mondo primordiale misterioso e lontano.


01-feb gio 18.30 - La Metà del Mondo vista da un'automobile: da Pechino a Parigi in 60 giorni

Una sfida lanciata dal giornale francese "Le Matin", un'impresa che nel 1907 pare impossibile: in auto per oltre 15.000 chilometri, da Pechino a Parigi. Luigi Barzini, inviato speciale del "Corriere della Sera", partecipa allo storico evento sull'Itala guidata dal principe Scipione Borghese e racconta quest'avventura con il piglio rapido e diretto del cronista di razza. Ne nasce il primo grande reportage italiano, pubblicato nel 1908 in 11 lingue e definito dal suo primo editore - Ulrico Hoepli - un vero "raid editoriale".
Nel centenario dell'impresa ne parlano la giornalista Ludina Barzini, nipote di Luigi, Ettore Mo, inviato del Corriere della Sera e Danilo Elia, viaggiatore bizzarro e appassionato che nel 2005 ha percorso con una Fiat 500 i 16.000 chilometri che separano Bari da Pechino.
Conduce Luca Clerici, docente di Letteratura italiana contemporanea all'Università degli Studi di Milano e curatore della collana Reportage 1900, nella quale il Touring ha ripubblicato il libro di Barzini.


08-feb gio 18.30 - Deserti e Silenzi di Sabbia

Carla Perrotti, documentarista con una lunghissima esperienza di viaggi e spedizioni nei luoghi più selvaggi ed inesplorati della terra, è la prima donna ad aver attraversato in solitario i più grandi deserti della Terra. Con i Tuareg il deserto del Ténéré in Niger a seguito di una carovana del sale; il Salar de Uyuni in Bolivia, il più vasto bacino salato della terra a 3.700 metri di altezza; 350 Km del deserto del Kalahari in Botswana; il deserto del Taklimakan in Cina, chiuso fra le montagne hymalaiane, percorrendolo da sud a nord per 550 chilometri in 24 giorni (primo essere umano ad attraversare a piedi ed in solitario questo deserto, il secondo al mondo dopo il Sahara come superficie inabitabile).
Infine, sempre da sola e prima donna al mondo a portare a termine questa impresa, in venti giorni ha attraversato a piedi il Simpson Desert, nel cuore del continente australiano.


10-feb sab 16.00 - Jimi Hendrix

Federico Poggipollini, chitarrista di Ligabue, e Paolo Pavanello, chitarrista dei Linea 77, presentano la biografia di Jimi Hendrix, un pezzo imperdibile nella biblioteca di qualunque amante della musica. "Jimi Hendrix Tesori e Ricordi" accende i riflettori sulla vita dell'icona della chitarra che, con il suo rivoluzionario stile elettrico, ha accompagnato una nuova generazione al centro del rock and roll. I co-autori Janie Hendrix e John McDermott, grazie all'esclusiva possibilità di accesso agli archivi privati di famiglia, raccontano, anche attraverso l’ausilio di inediti memorabilia, la vibrante vita di Jimi, dagli anni della sua formazione in una Seattle difficile, passando attraverso il breve periodo trascorso sotto gli occhi di un pubblico adorante, fino ai momenti che hanno seguito la sua prematura scomparsa.


11-feb dom 17.00 - Roald Amundsen

Celebre esploratore norvegese, secondo le aspettative familiari avrebbe dovuto dedicarsi a studi di medicina. Invece, guidato da un innato spirito di avventura e affascinato dai poli, decide di partire per l’Antartide. Il 14 dicembre del 1911 i cinque membri del gruppo piantano la bandiera norvegese al Polo Sud. Il 25 gennaio 1912 la spedizione fu di ritorno al campo base dopo aver percorso 2.980km in 99 giorni. Un mese dopo anche l’inglese Scott arriverà sul posto, trovando un messaggio lasciato dai norvegesi. Nel 1926 insieme all'italiano Nobile sorvola il Polo Nord con il dirigibile Norge.
E quando Nobile si schianta sul pack con il dirigibile Italia, dopo aver raggiunto il Polo Nord, l'esploratore norvegese parte in suo soccorso.
Amundsen decolla, senza più tornare, il 17 giugno del 1928. Di lui non si ebbe più notizia. Ce ne parla il pronipote di Amundsen, Petter Johannesen, esperto di spedizioni polari ed egli stesso esploratore che nel 2001 e 2006 ha raggiunto il Polo Nord.

mercoledì, gennaio 24, 2007

Cina. Il drago rampante

Eccomi qui, in questi giorni sono stato un po' assente dal blog perchè ho la testa altrove, ma non chiedetemi dove. In ogni caso, ieri, ho trovato il tempo di andare a sentire presso la libreria Azalai a Milano (via G. Mora) la presentazione di un altro libro che parla della Cina. Sì, è vero, ultimamente ce n'è un'inflazione, ma ritengo che di questo enorme paese, soprattutto noi occidentali, ne sappiamo veramente poco, quindi, per il momento, penso che sia utile leggere tutto quanto viene scritto, a maggior ragione se a farlo è una giornalista che ha vissuto tantissimi anni nella terra del Celeste Impero.
Coloro che volessero ascoltare questo interessante incontro, possono farlo, cliccando qui. Per scaricarlo, invece, sul proprio desktop, tasto destro del mouse e scegliere l'opzione "scarica documento collegato".

giovedì, gennaio 18, 2007

Asia al centro

Sembra proprio che l'Italia abbia, finalmente, scoperto la Cina, l'India e, più in generale, l'Asia. Non passa giorno senza leggere, sui principali quotidiani italiani, un articolo che parli dello sviluppo economico cinese oppure di Bollywood (l'industria cinematografica indiana) o di Bangalore (la silicon valley situata a sud dell'India). Anche l'editoria si è sbizzarrita e ultimamente sono stati pubblicati numerosi libri che cercano di analizzare e capire il fenomeno asiatico. Proprio ieri ho assistito alla presentazione di uno di questi: "L'Asia al centro" , scritto a quattro mani da Franco Mazzei e Vittorio Volpi.
Il passaggio fondamentale è l’analisi della risposta differenziata che Cina, Giappone e India hanno dato alle due sfide che l’Occidente gli ha posto a partire dalla metà del XIX secolo: quella della modernizzazione, raccolta subito positivamente dal Giappone, ma non dalla Cina, e rimandata a dopo l’indipendenza dall’India, e quella più recente della globalizzazione. Le diverse risposte corrispondono a tratti culturali specifici e servono da guida alla comprensione dell’attualità economica e socio-politica.
In ogni caso, per coloro che volessero ascoltare questo interessante dibattito, possono farlo, cliccando qui. Per scaricarlo, invece, sul proprio desktop, tasto destro del mouse e scegliere l'opzione "scarica documento collegato".

martedì, gennaio 16, 2007

L'esercito di terracotta

Più di 7.000 soldati di terracotta a guardia della tomba del primo imperatore cinese Qin Shi Huangdi (si pronuncia Cisciunandì) della dinastia Qin (pron. cin). Un sovrano che nel 221 a. C. riuscì a realizzare l'impresa che da oltre un decennio lo teneva impegnato in incessanti campagne militari e azioni diplomatiche: la costituzione di un grande impero che unificasse sotto un solo governo le popolazioni che abitavano i territori cinesi.La scoperta risale a più di trent'anni fa, più precisamente correva l'anno 1974, da allora questa meraviglia dell'uomo non ha mai smesso di affascinarci. Ne ha parlato, oggi, alla libreria White Star Adventure di Milano, Roberto Ciarla, responsabile della sezione "Estremo Oriente" del Museo Nazionale d'arte orientale di Roma. Per ascoltare l'evento cliccate qui. Per scaricarlo, invece, sul proprio desktop, tasto destro del mouse e scegliere l'opzione "scarica documento collegato".

domenica, gennaio 14, 2007

Andrea Mantegna

Ieri visita alla mostra del Mantegna a Verona. Di tutti i pittori del nostro ricchissimo Rinascimento, probabilmente, Andrea Mantegna non è il migliore, a patto che sia possibile e corretto fare una classifica. Sicuramente è il più visionario, quello che prima di altri si è avventurato in territori oscuri riuscendo a scorgere ciò che in realtà non si vedeva. Ha aperto delle strade che, prima di lui, non esistevano e come tutti i precursori ha fatto scuola.
Coloro che volessero farsi un'idea della mostra, possono scaricare il file della sbobinatura del commento alle opere fatta dal professore Simone Ferrari. Per iniziare il download cliccate qui

venerdì, gennaio 12, 2007

White Star Adventure - programma incontri

Nell'ambito del ciclo di conferenze organizzate da White Star Adventure (Piazza Meda - Milano) segnalo gli eventi delle prossime due settimane (15-28 gennaio).

16-gen mar 18.30
L'armata Eterna

L’armata di terracotta di Qin Shi Huang Di, l’ottava meraviglia del mondo,schierata da ventidue secoli in ranghi silenziosi e fedele oltre la morte come l'Imperatore l'avrebbe voluta, custodisce il mistero di una delle personalità più controverse della storia.
Roberto Ciarla, responsabile della sezione “Estremo Oriente” del Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma e membro del Consiglio Scientifico dell’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente fornisce alcune risposte ai molti interrogativi sulla figura dell’unificatore della Cina e sul significato del suo esercito sepolto, inquadrando quest’eccezionale patrimonio artistico nel contesto storico, politico e culturale in cui vide la luce.


18-gen gio 18.30
Il Santuario Pelagos come strumento moderno di tutela per i cetacei del Mediterraneo

Simone Panigada, vice-presidente di Tethys e ricercatore del Mediterranean Fin Whale Project, presenta le specie di cetacei presenti nel Mediterraneo e in particolare nel neonato Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini del Mar Ligure. Particolare attenzione viene dedicata alle minacce cui le specie di cetacei vanno incontro, tra cui la pesca, l’inquinamento chimico e acustico e il rischio di collisione, dovuto all’aumento del traffico navale. Fondato nel 1986, l'Istituto Tethys è un'organizzazione non-profit specializzata nella ricerca sui mammiferi marini. Le ricerche si svolgono all'interno del Santuario dei Cetacei, in un'area delimitata a ovest dalla Costa Azzurra, a est dalla Toscana e a sud dalla costa settentrionale della Sardegna.


22-gen lun 18.30
Tusitala, Il Narratore

Il racconto della vita di Robert Louis Stevenson, Tusitala, cioè "narratore", come gli abitanti di Samoa, l’isola dove lo scrittore abitò e morì a soli quarantaquattro anni, chiamavano Stevenson. Ed è la voce di un poeta, Roberto Mussapi, a celebrare uno dei massimi scrittori dell’Ottocento. La vita dell’autore dell’Isola del Tesoro è stata un’avventura: spirituale e culturale, ma anche viaggio tormentato per conquistare la donna amata e lotta contro una spietata malattia.
Sullo sfondo, il ricordo dell’infanzia in Scozia e le cure in sanatorio, navi, porti e fari; il mare dei Caraibi e, finalmente, la felicità. Legge alcuni brani tratti dal libro Massimo Popolizio, noto attore teatrale che collabora stabilmente con Luca Ronconi e ha prestato la voce a grandi personaggi del cinema in veste di doppiatore. Introduce Luigi Spagnol.


24-gen mer 18.30
Evitare le buche più dure

Un racconto itinerante lungo vent’anni che si disperde negli angoli più remoti del pianeta. Il dietro le quinte del turismo, un viaggio in mille viaggi veri e costruiti. L’esperienza è raccontata da un giornalista di viaggio, che entra alle prime armi nelmondo fasullo delle riviste patinate, e si trova a dover letteralmente reinventare i luoghi dei reportage a uso degli inserzionisti pubblicitari. La mistificazione è nelle parole, ma soprattutto nelle fotografie, che offrono ai lettori l’immagine di un mondo sognato e forse mai esistito. Il racconto rimbalza costantemente tra la realtà dei paesi visitati e l’immagine ricreata sulle pagine della rivista, svelando i meccanismi con i quali si “costruisce” un reportage di viaggio. Insieme all'autore Paolo Paci sarà presente Gianni Morelli.


25-gen gio 18.30
Vittorio Bottego

Esploratore temerario e militare dell'ottocento, Bottego fu anche un attentonaturalista che si dedicò per anni allo studio e alla classificazione di numerosi esemplari di fauna africana. Fotografò, con il suo sguardo curioso di ricercatore, gli uomini e le donne dell'Africa, gli ippopotami, gli elefanti e i paesaggi incontrati sul suo cammino. Ce ne parla Claudio Cerreti, consigliere della Società Geografica Italianaoltre che straordinario di Geografia politica ed economica e coordinatore nazionale del Centro Italiano per gli Studi Storico-geografici.

martedì, gennaio 09, 2007

Radio libere

Mattina, ore 7.00 circa, sono in auto e accendo la radio. Sento il deejay di turno che invita i radioascoltatori a telefonare per partecipare ad un gioco.
Tra me e me dico: "Ma chi vuoi che chiami a quest'ora, le persone hanno altro da fare, devono svegliarsi, fare colazione, portare i figli a scuola e andare a lavorare, insomma non sono lì ad aspettare un beota di deejay con il celluare in mano".
E invece....
Deejay: "abbiamo in linea Pinco Pallo. Bravo Pinco Pallo, sei stato velocissimo, da dove chiami ?
Pinco Pallo: "Da (pausa perchè non si ricorda dove vive) Borgomanero.
Deejay: Che lavoro fai ?
Pinco Pallo: Lavoro in banca
Deejay: A bello, chissà quanta gente vedi. (bello cosa ?? che ne sai tu ?)
Deejay: Allora Pinco Pallo, adesso giochiamo (e sarebbe ora)
Deejay: Dimmi la parola d'ordine.
Pinco Pallo: Pippo Baudo. (PIPPO BAUDO ?????)
Deejay: Bravissimo, hai vinto un cappellino di radio Reporter del tipo elegant, che è quello che io preferisco. (Un cappellino ???)

La prossimo volta, anche se piove, prendo la Vespa. Meglio la pioggia, decisamente meglio.

domenica, gennaio 07, 2007

God save the Queen

Che ci piaccia o no l'inglese è penetrato profondamente nella nostra vita di tutti i giorni. Fino a qualche anno fa scendevi a prendere il pane e ti sentivi dire: "Uellà boundì sciur Brambilla, vuole le michette o la pasta dura ?" Oggi, invece, la stessa scena si svolge così: "Goodmorning Mr. Brambilla. May I help you ? Do you prefer michetta or pasta dura ?"
Beh, naturalmente sto esagerando, ma in fondo non più di tanto. La pubblicità fa un ampio uso dei termini inglesi, lo stesso si può dire per i film i cui titoli, per la maggior parte dei casi, non vengono nemmeno tradotti, per non parlare del lavoro dove ormai termini come e.mail, notebook, as is unito a to be, slide e tanti altri, sono entrati nell'uso comune. Come possiamo difenderci da tutto questo ? Francamente mi sa che è una battaglia persa, quindi se non puoi battere il tuo nemico cerca, almeno, di fartelo amico. Ecco che quindi è possibile trovare delle risorse in rete che ci consentano almeno di rispolverare l'idioma della perfida Albione. So, if you want to improve your english, click here

venerdì, gennaio 05, 2007

Senza parole